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Sette Mezzi Sonetti

Poesie di Mark Tardi
Traduzione di Gianluca Rizzo

Nota dell’Autore

Devo sempre vedere una forma. Senza forma, posso anche avere tutta la lingua del mondo, ma non saprei dove metterla. La forma può essere per una poesia singola o per una serie, un po’ come sfogliare le pagine di una piantina architettonica. Se è vero che da un lato sono sempre lì ad accumulare versi, frammenti, idee, citazioni, e cose che ho sentito o frainteso (in quelle che un tempo si chiamavano conversazioni), finché non emerge una forma, nessuno di questi materiali ha un posto dove sistemarsi. Una volta che c’è una forma, si può installare una pedana Dickinsoniana, e si possono sviluppare una finestra poetica, un edificio, un sistema di suoni, o un intero mondo. Da quando sono diventato padre, qualche anno fa, gli spigoli di queste figure si sono fatti più morbidi, forse ora sono più basati sul gesto, e le geometrie sono più domestiche. E mentre mio figlio danza fra una lingua e l’altra – inglese e polacco – questo sfumare dei confini, delle lingue e del tempo ha messo radici nella mia scrittura. Una volta mi preoccupavo che queste inclusioni potessero risultare impronunciabili o indisponenti per un pubblico di lingua inglese. Allo stesso modo, da immigrato americano che vive in un paesino al centro della Polonia, all’inizio avevo qualche apprensione su come i miei vicini di casa potessero vedermi: un quarantenne solitario che lancia una palla da baseball in cortile—senza sapere che, quando faccio così, cerco di immaginarmi figure per composizioni poetiche. Ma da quarantenne solitario che lancia una palla da baseball in cortile, la cosa più importante mi sembra tener d’occhio il volo della palla e lanciarla seguendo una traiettoria che non finisca per colpire i nostri pannelli solari.

Half Sonnet

You’re asking me how a watch
works, the way bird becomes leaf
and beer bottle becomes

doorknob––frog-flat in their true ruin

For now, let’s keep an eye
on the time: the baby’s far away
like a volcano

 

Mezzo sonetto

Mi chiedi come funziona un orologio
come fa l’uccello a farsi foglia
e come la bottiglia di birra si fa

maniglia—rana piatta in rapida rovina

Per adesso, teniamo d’occhio
l’ora: il piccolo è lontano
come un vulcano

 

Half Sonnet

You can creature the legs
off a walking ball

or wire melancholy
this coal-tongued Tuesday

like fear rambles hopefulness:

the dank heart of your constellation &
no way to calculate what comes next

 

Mezzo sonetto

Puoi disincastrare le gambe
da una palla che cammina

o trasferire la malinconia
questo martedì con la lingua carbone

come paura che traversa disperazione:

il cuore putrido della tua costellazione &
nessun modo di calcolare il prossimo passo

 

Half Sonnet

Jestem Amerykaninem i jestem Amerykaninem
i jestem. Just as color is a tongue unspoken. A cortex

as translucent as the atmosphere––the usable past––

just as likely your left-brained window,
a piece of bread laced with caves,

silent, ischemic. A composed demeanor

then and for a few moments to come.

 

Mezzo sonetto

Jestem Amerykaninem i jestem Amerykaninem
i jestem. Così un colore è una lingua inespressa. Una corteccia

trasparente come l’atmosfera—il passato utile—

la stessa probabilità della tua finestra da emisfero sinistro,
un tozzo di pane pieno di grotte,

silenzioso, ischemico. Un atteggiamento composto

allora e per qualche altro momento.

 

Half Sonnet

We only imagine secrets,
the stunted windows,

that evil is a kind of lapse
or distance, a falling away

perverting the order of courtesies

the 2-in-1 rumor played on a ukulele
in the mouth, a desert

 

Mezzo sonetto

Ci immaginiamo solo i segreti,
le finestre rachitiche

che il male sia una specie di mancanza
o distanza, un decadere

che corrompe l’ordine delle cortesie

una diceria da 2 per 1 suonata su un ukulele
in bocca, un deserto

 

Half Sonnet

                  ––for Sarah Ruhl

My bed has lost its boundaries

and my head is probably
not long breaks

from the music.

A shoulder is not a person

but its disruption
takes down the foundation.

 

Mezzo sonetto

                  —per Sarah Ruhl

Il mio letto non ha più confini

e forse in testa è
niente pause lunghe

dalla musica.

Una spalla non è una persona

ma la sua interruzione
fa crollare le fondamenta.

 

Come Swim the Calendar Year

In March, my tonsils went
to your funeral, and that stray crutch

at the tram stop was the entire summer. A park
may not be a weapon, but an echo

of the moon––and every October
near Addison, I go blind

with my dog in the car.

 

Vieni a nuotare nell’anno solare

A marzo le mie tonsille sono andate
al tuo funerale, e quella stampella randagia

alla fermata del tram è stata l’intera estate. Un parco
forse non è un’arma, ma un’eco

della luna—e ogni ottobre
dalle parti di Addison, divento cieco

in macchina col mio cane.

 

Holy Thursday

For many years,
I’ve wanted to write a poem
on Holy Thursday
but have failed
to do so.

This year
is no different.

 

Giovedì Santo

Sono tanti anni
che voglio scrivere una poesia
il Giovedì Santo
ma finora non
ci sono riuscito.

Quest’anno
è stato lo stesso.