In ricordo di Vilma Costantini

 

L’impronta di Vilma

Cetta Petrollo

 

In un anno non troppo lontano - ma ero ancora una giovane donna e lei una signora matura - Vilma venne a trovarmi in biblioteca  - dirigevo allora la biblioteca Alessandrina e mi chiese :" Ma perché tu non pubblichi? Hai testi inediti?" e mi parlò della sua casa editrice, Le Impronte degli uccelli e dei suoi libri d'artista cuciti da lei a mano, ad uno ad uno, con legatura alla cinese. Erano dei piccoli oggetti preziosi dove l'opera originale di un artista contemporaneo si accompagnava ai testi dell' autore. In quegli anni ero molto timida nel pubblicare, mi sembrava poco elegante, essendo la moglie di Elio Pagliarani, esibirmi con i miei testi nonostante Elio continuasse a ripetermi " lascia questa biblioteca e fatti trasferire alla biblioteca Angelica per scrivere e pubblicare!".

Vilma ebbe il merito e la generosità di tirarmi fuori da me dopo un decennio di silenzio. Devo al suo affetto e alla sua amicizia l'aver ritrovato il coraggio di espormi pubblicando per Le Impronte degli uccelli.

E quelle delicate edizioni sono davvero, insieme ai suoi versi, ai suoi romanzi, alle sue traduzioni, il delicato segno, il patrimonio, che Lei ci lascia nel cuore e nelle collezioni delle biblioteche, ora che se n' è andata. Impronta di affetto e di tenace, non conformistico, amore per la scrittura, passaggio artigianale per suggerirci di essere altrove, in una diversa economia della poesia.

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