In ricordo di Giuliano Scabia

 

Post in ricordo di Giuliano Scabia

scritto da Federico Sanguineti

“Paese che vai, Nane Oca che trovi”

 

Lo scrittore più grande e più solare

quello di Nane Oca il grande Scabia

purtroppo mi ha lasciato e ci ha lasciati.

 

Giuliano Scabia Tu giocavi sempre

sia come Marco che come Cavallo

ma per me resti sempre Nane Oca.

 

Dov'è il vero momón Giuliano caro

è un segreto svelato a chi Ti legge

e che vorrei che tutte e tutti avessero.

 

Tutte le mie parole son superflue

ma voglio solo dire finalmente

quel che sei stato e quel che Tu rimani.

 

Giuliano Scabia è stato il mio psichiatra

di me che matto in fondo poi non sono

ma nei suoi libri trovo terapia.

 

Se amore e il cor gentil sono una cosa

sono una cosa scrivere e pregare

come Tu saggio Scabia ci insegnasti.

 

In fondo ogni parola che si scrive

è parola di un nuovo testamento

chissà poi se canonico od apocrifo.

 

In ogni caso ogni parola è biblica

perché se viene scritta è naturale

che finisca in un libro universale.

 

Nel gran libro dei libri ogni parola

se scritta ci finisce in qualche modo

pronta per il giudizio universale.

 

Si può scrivere pure senza crederci

restando imprigionati in labirinto

di tanta disumana umana angoscia.

 

Qualcuno così ha fatto sì capisce

ma Tu Giuliano pregavi scrivendo

perché tutte e tutti noi guarissimo.

 

E sapevi che il dio a cui scrivevi

col lato chiaro e con il lato oscuro

non era veramente trascendente.

 

La Tua preghiera infatti era rivolta

proprio alla Tua lettrice e al Tuo lettore

e leggerTi è per noi sempre un onore.

 

Nane Oca quel premio Tuo Nobel

Te lo sei meritato fino in fondo

immortale essendo entelechia.

 

La Tua non fu in effetti allegoria

ma in termini di Goethe arte simbolica.

Sei proletario Faust Tu Nane Oca.

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